Ministri straordinari dell’Eucarestia
E’ un servizio straordinario, ausiliario, non permanente, concesso in relazione a particolari necessità, situazioni e tempi connessi al cammino di crescita spirituale della Comunità Parrocchiale. Può essere svolto da ogni battezzato-cresimato adulto, uomo o donna, religioso o laico. E’ suppletivo e integrativo degli altri ministeri istituiti (Lettore e Accolito); è un servizio liturgico fortemente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati e alle assemblee numerose. Crea in chi lo esercita, una forte unità spirituale e pastorale con la Comunità Parrocchiale in cui svolge la sua missione. Richiede una preparazione pastorale e liturgica, nella quale si pone l’accento sul forte legame esistente tra il malato e Cristo sofferente, fra l’assemblea radunata nel giorno del Signore e la vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato. La formazione biblica – teologica – liturgica tende a far acquisire al candidato, una chiara e precisa conoscenza del ministero eucaristico, che è in stretto rapporto al servizio che è chiamato a svolgere nella chiesa e delle norme liturgiche che ne regolano la celebrazione. Per il ministro straordinario dell’Eucarestia, contemplare il volto di Cristo nella persona sofferente, vuol dire contemplare il volto della chiesa, che Gesù ha concretato in se con la sua passione, morte e risurrezione, per la glorificazione di Dio, facendosi “servo”. Seguendo quest’esempio, perciò tutta la chiesa, si pone in atteggiamento di servizio. Per l’esercizio del Ministero, il mandato è conferito dal vescovo alle persone idonee, individualmente scelte dal parroco. I laici chiamati a questo ministero devono essere disponibili e generosi nell’offrirsi al servizio ecclesiale; debitamente preparati, devono distinguersi per la vita cristiana, la fede, la condotta ed essere di esempio agli altri fedeli per il loro rispetto verso il Sacramento dell’Altare.